
Allarme rosso: attacco hacker senza precedenti devasta Rainbow Six Siege
- Giocatori con miliardi di crediti R6 inaspettati.
- Ban ingiustificati colpiscono anche streamer e creatori di contenuti.
- Ubisoft avvia rollback transazioni dalle 11:00 UTC.
Un’ondata di preoccupazione e incertezza ha travolto la comunità di Rainbow Six Siege nelle ultime ore del 2025, a causa di un *massiccio attacco informatico che ha compromesso i server di gioco e il marketplace. L’incidente, verificatosi in un periodo di alta affluenza di giocatori durante le festività natalizie, ha scatenato una serie di eventi inaspettati e allarmanti, mettendo a dura prova la fiducia dei giocatori e la reputazione di Ubisoft.
L’escalation dell’incidente
La situazione è precipitata rapidamente quando i giocatori hanno iniziato a segnalare anomalie nei loro account. Alcuni si sono ritrovati con miliardi di crediti R6 inaspettati, mentre altri hanno ricevuto skin esclusive riservate agli sviluppatori, tra cui la rara skin Glacier. Allo stesso tempo, si sono verificati ban ingiustificati e casuali, colpendo anche streamer e creatori di contenuti di spicco. La portata dell’attacco ha compromesso l’economia di gioco, il sistema di inventario e persino il sistema di ban, creando un caos generalizzato.

Di fronte a questa situazione critica, Ubisoft ha reagito disattivando temporaneamente i server di Rainbow Six Siege e il marketplace, al fine di indagare sull’accaduto e ripristinare la normalità. Tuttavia, la comunicazione iniziale dell’azienda è stata percepita come ambigua, poiché non ha esplicitamente riconosciuto l’incidente come un attacco informatico, alimentando ulteriormente la frustrazione e l’incertezza nella comunità.
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- Questo attacco dimostra l'inadeguatezza della sicurezza... 😠...
- Forse questo attacco è un'opportunità per ripensare... 🤔...
Le conseguenze dell’attacco
Le conseguenze dell’attacco informatico sono state molteplici e significative. Oltre ai problemi immediati riscontrati dai giocatori, come la perdita di accesso al gioco e la compromissione dei propri account, l’incidente ha sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza dei dati degli utenti e sulla vulnerabilità delle infrastrutture di Ubisoft. Secondo quanto riportato da Vx-Underground, l’attacco sarebbe stato condotto da diversi gruppi di hacker, uno dei quali avrebbe sfruttato una falla in un database per accedere al codice sorgente di numerosi giochi Ubisoft, risalenti anche agli anni ’90. Un altro gruppo avrebbe invece sottratto dati sensibili degli utenti, minacciando di estorcere l’azienda.
La gravità della situazione ha spinto esperti di sicurezza e creatori di contenuti a consigliare ai giocatori di non accedere al gioco fino a quando il problema non sarà completamente risolto. Inoltre, è stato raccomandato di modificare le password e rimuovere temporaneamente i dati di pagamento dagli account Ubisoft, al fine di prevenire ulteriori danni.
Le contromisure di Ubisoft
Ubisoft ha annunciato di aver avviato un rollback delle transazioni effettuate a partire dalle 11:00 UTC, al fine di annullare gli effetti dell’attacco e ripristinare l’economia di gioco. L’azienda ha inoltre rassicurato i giocatori, affermando che non saranno bannati per aver speso i crediti R6 ricevuti in modo illecito. Tuttavia, la situazione relativa ai ban rimane ancora poco chiara, con Ubisoft che ha fornito informazioni contraddittorie al riguardo.
Nonostante gli sforzi di Ubisoft per contenere i danni e ripristinare la normalità, l’attacco informatico ha lasciato un segno profondo nella comunità di Rainbow Six Siege. L’incidente ha minato la fiducia dei giocatori nei confronti dell’azienda e ha sollevato interrogativi sulla sua capacità di proteggere i dati degli utenti e prevenire futuri attacchi.
I nostri consigli
L’attacco a Rainbow Six Siege ci ricorda quanto sia importante la sicurezza informatica nel mondo del gaming. Per i gamer occasionali, il consiglio è di utilizzare sempre password complesse e diverse per ogni account, attivare l’autenticazione a due fattori quando disponibile e diffidare di email o messaggi sospetti che richiedono informazioni personali.
Per i gamer più esperti, suggeriamo di monitorare costantemente le notizie relative alla sicurezza dei propri giochi preferiti e di partecipare attivamente alle discussioni online per condividere informazioni e consigli con la comunità. Inoltre, è fondamentale segnalare tempestivamente eventuali anomalie o comportamenti sospetti riscontrati durante il gioco.
In conclusione, l’attacco a Rainbow Six Siege* è un campanello d’allarme che ci invita a riflettere sull’importanza della sicurezza informatica nel mondo del gaming e sulla necessità di adottare misure preventive per proteggere i nostri account e i nostri dati personali.







