
Videogiochi in crisi: Come proteggere il tuo divertimento?
- Oltre 9000 licenziamenti nel settore gaming, ondata che continua nel 2025.
- Cancellato Everwild, Rare, e reboot di Perfect Dark, The Initiative.
- Turn 10 Studios ha licenziato quasi il 50% del personale.
- Microsoft: oltre 11.500 licenziamenti negli ultimi 18 mesi.
- King (Candy Crush) ha licenziato 200 persone, circa il 10%.
È un momento difficile per l’industria dei videogiochi. Un’ondata di licenziamenti ha colpito duramente Xbox e le sue società madri, causando la perdita del posto di lavoro per centinaia di dipendenti, con un totale che supera le 9000 unità. Questa situazione deprimente si ripete con preoccupante regolarità negli ultimi anni e sembra destinata a persistere per tutto il 2025.
Cancellazioni e chiusure: un quadro desolante
Diversi progetti di rilievo sono stati cancellati o ridimensionati a seguito di questi tagli. Everwild, l’avventura fantasy di Rare annunciata nel 2019, è stata ufficialmente cancellata, portando alla partenza di Gregg Mayles, veterano dello studio con 35 anni di esperienza. Anche il reboot di Perfect Dark, sviluppato da The Initiative e annunciato nel 2020, ha subito la stessa sorte, con la chiusura dello studio stesso. La collaborazione con Crystal Dynamics, coinvolta nel progetto dal 2022, è stata interrotta.

Anche Romero Games, lo studio irlandese fondato da John e Brenda Romero, ha visto interrompersi il finanziamento per un nuovo sparatutto, con conseguenti licenziamenti nel team. Turn 10 Studios, responsabile della serie Forza Motorsport, ha subito un ridimensionamento significativo, con il licenziamento di quasi il 50% del personale. Anche un MMO non annunciato di Zenimax Online Studios, nome in codice “Blackbird”, è stato cancellato, portando alle dimissioni del presidente Matt Firor. Infine, King, la divisione mobile di Microsoft nota per Candy Crush, ha licenziato 200 persone, circa il 10% della forza lavoro.
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Le reazioni e le conseguenze
Phil Spencer, capo di Xbox, ha riconosciuto l’impatto di questi tagli in un memo al personale, sottolineando la necessità di “posizionare Gaming per un successo duraturo” e di “concentrarsi su aree di crescita strategica”. Ha assicurato che i dipendenti colpiti riceveranno supporto nella transizione, inclusi benefici di liquidazione, copertura sanitaria e risorse per la ricerca di lavoro. Tuttavia, un suggerimento successivo da parte di un dirigente Xbox, che invitava i dipendenti licenziati a utilizzare l’intelligenza artificiale per trovare un nuovo lavoro, è stato ampiamente criticato come insensibile.
La cancellazione di Warcraft Rumble, un gioco mobile di Blizzard, e la scomparsa del trailer di Contraband, un gioco di contrabbando cooperativo di Avalanche Studios, sollevano ulteriori interrogativi sul futuro di questi progetti.
Un’industria in trasformazione
Questi licenziamenti rappresentano la quarta ondata di tagli di posti di lavoro in Microsoft in soli 18 mesi, per un totale di oltre 11.500 licenziamenti. Questo fenomeno non è isolato a Microsoft, ma riflette una tendenza più ampia nell’industria dei videogiochi, con licenziamenti e chiusure di studi che colpiscono aziende di tutte le dimensioni, da piccole realtà indipendenti a colossi come Sony, EA ed Epic Games.
La situazione attuale solleva interrogativi sul modello di business dell’industria dei videogiochi e sulla sua capacità di sostenere la crescita e l’innovazione in un mercato in continua evoluzione. La concentrazione di potere nelle mani di poche grandi aziende e la crescente importanza dei giochi “as a service” potrebbero contribuire a questa instabilità.
I nostri consigli
In un periodo di incertezza come questo, è importante per i giocatori occasionali concentrarsi sui titoli che offrono un’esperienza completa e appagante fin da subito, senza la necessità di investimenti continui o di aspettare aggiornamenti futuri. Considerate l’acquisto di giochi completi e ben recensiti, piuttosto che affidarvi a titoli in accesso anticipato o con modelli di business incerti.
Per i gamer più esperti, questo è un momento per riflettere sul valore del supporto agli sviluppatori indipendenti e sui rischi della dipendenza da grandi aziende. Esplorate i cataloghi di studi più piccoli e sostenete progetti innovativi che potrebbero non avere la visibilità dei titoli AAA.
In definitiva, la crisi attuale nell’industria dei videogiochi ci invita a riflettere sul nostro ruolo come consumatori e sulla nostra responsabilità nel plasmare il futuro di questo settore. Sostenere i creatori che amiamo e premiare la qualità e l’innovazione sono passi fondamentali per garantire un futuro più sostenibile e diversificato per i videogiochi.