
Scandalo: Escape from Tarkov, il lancio è un disastro tra bug e polemiche
- Lancio problematico: matchmaking richiede dai 20 ai 40 minuti.
- Critiche: alcuni giocatori hanno giocato 11 ore senza entrare in gioco.
- Picco: nel 2020 il gioco ha avuto oltre 200.000 giocatori.
Finalmente disponibile su Steam dal 15 novembre 2025, la tanto attesa versione 1.0 di Escape From Tarkov arriva al termine di ben nove anni intensivi di sviluppo. Purtroppo, la fase iniziale del lancio si è rivelata piuttosto problematica; infatti, una consistente quantità di utenti ha espresso malcontento riguardo a gravi disagi nelle prestazioni del gioco e a code per il matchmaking incredibilmente lunghe, senza contare altre difficoltà riscontrate nel corso dell’esperienza ludica.
Problemi al lancio e recensioni contrastanti
Attualmente, il gioco sparatutto a estrazione multigiocatore vanta recensioni “Miste” su Steam, a testimonianza del flusso continuo di feedback negativi da parte degli acquirenti frustrati. Una recensione particolarmente critica afferma: “Hacker, problemi con i server, bug che appaiono e scompaiono con le patch, il gioco è tenuto insieme con lo spago”. Nonostante ciò, la stessa recensione riconosce che si tratta di “un gioco davvero impressionante con una vastità e profondità di contenuti senza eguali”, ma allo stesso tempo “maledetto”. Un altro recensore si dichiara disposto a perdonare tutto, tranne l’eccessiva attesa: “Potrei sorvolare su un lancio problematico, problemi con i server, scarsa ottimizzazione e bug. Ma il matchmaking richiede dai 20 ai 40 minuti sia per Scav che per PMC”. Alcuni giocatori, nelle loro recensioni negative, affermano di non essere nemmeno riusciti a provare il gioco in modo adeguato. Uno di questi lamenta: “Ho giocato 11 ore registrate su Steam. Ma non sono ancora entrato nel gioco”.
- Nonostante i problemi, EFT ha un potenziale enorme... 👍...
- Che delusione questo lancio! Bug, code e server... 😡...
- E se i problemi fossero un test per i veri giocatori... 🤔...
La risposta degli sviluppatori
Battlestate Games, lo sviluppatore di Escape From Tarkov, ha rilasciato un hotfix il 17 novembre 2025. Il capo dello studio, Nikita Buyanov, ha dichiarato su Twitter di essere “al lavoro su ulteriori correzioni e interventi sui server”. Si spera che queste modifiche possano rendere l’esperienza di gioco più fluida per almeno una parte dei giocatori insoddisfatti.

Un gioco di nicchia con una fanbase dedicata
La peculiarità di Escape From Tarkov, caratterizzata da una forte enfasi sul realismo e sulla strategia, lo distingue chiaramente da altri titoli come Arc Raiders o Counter-Strike. Con l’andare del tempo, il videogioco ha saputo creare attorno a sé una comunità appassionata e fedele, culminando in un impressionante picco di oltre 200.000 giocatori nell’anno 2020. Sebbene l’avvio della versione 1.0 sia stato contraddistinto da diverse problematiche, esiste la speranza che si tratti esclusivamente di un inconveniente passeggero.
La controversia sull’acquisto del gioco su Steam
Recentemente, una nuova polemica ha travolto Battlestate Games, indicata con insistenza per aver consigliato ai propri utenti di effettuare un nuovo acquisto del titolo su Steam, nonostante possedessero già la versione anteriore. Tale approccio commerciale ha suscitato veementi contestazioni e lagnanze che mettono in discussione l’integrità etica dello sviluppatore, con molteplici osservatori che hanno denunciato un’evidente avidità nel modo di operare dell’azienda.
I nostri consigli
Il complesso esordio della versione 1.0 del noto titolo videoludico Escape From Tarkov sottolinea quanto sia fondamentale approcciare il mondo dei videogames con una dose equilibrata di pazienza e saggezza. Per coloro che si avvicinano al gaming in modo sporadico, è opportuno attendere la completa soluzione delle problematiche tecniche prima d’immergersi nell’avventura ludica proposta dal gioco. Durante questo periodo d’attesa, si raccomanda vivamente l’osservazione attenta delle comunicazioni rilasciate dagli sviluppatori nonché le opinioni espresse dalla comunità online.
Gli appassionati più navigati possono considerare questo frangente come decisivo nel valutare se le promesse del gameplay siano mantenute o meno dalle realizzazioni attuali del titolo. La persistenza in lunghe code durante il matchmaking, insieme ai disagi legati alla performance, possono nuocere all’immersività dell’esperienza ludica; tuttavia, tali difficoltà fungono anche da banco di prova per quei giocatori audaci desiderosi di affrontarli al fine di assaporare la proposta distintiva presentata da Escape From Tarkov.
Concludendo sul tema analizzato, va affermato che la riuscita commerciale dei videogiochi si gioca sulla disponibilità dei creatori a captare le esigenze della loro utenza e ad adattarsi alle stesse in modo efficace: solo attraverso tale interazione si può realmente sfruttare un’uscita problematica come trampolino verso ulteriori miglioramenti e affermazione duratura all’interno dello scenario competitivo.







