
Metroid Prime 4: La verità dietro lo sviluppo più travagliato di sempre
- Nel 2017 Bandai Namco avviò lo sviluppo con elementi open-world.
- Nel 2019 Retro Studios riprese il progetto.
- L'area hub, Sol Valley, connette le zone di gioco.
- Il gioco si è distaccato dai cambiamenti dei tempi.
Il percorso di sviluppo di “Metroid Prime 4: Beyond” è stato tutt’altro che lineare, segnato da riavvii e cambiamenti di rotta che hanno inevitabilmente influenzato il prodotto finale. Annunciato inizialmente nel 2017 con il supporto di Bandai Namco, il progetto ha subito un drastico cambiamento nel 2019 quando Retro Studios è tornata al timone. Questa transizione, sebbene accolta con favore da molti fan, ha comportato delle sfide significative.
Un portavoce anonimo di Nintendo, in un’intervista rilasciata a Famitsu, ha fornito una prospettiva interna sullo sviluppo del gioco. Secondo quanto riferito, le prime fasi del progetto, sotto la guida di Bandai Namco, sono state influenzate dal successo di “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”. L’idea era di incorporare elementi open-world, una tendenza popolare tra i giocatori. Tuttavia, si è presto rivelato difficile conciliare questo approccio con i principi fondamentali della serie Metroid, in particolare il sistema di progressione basato sull’acquisizione di potenziamenti per sbloccare nuove aree.
La soluzione adottata è stata quella di limitare l’elemento open-world a un’area hub, la Sol Valley, che avrebbe dovuto fungere da punto di connessione tra le varie zone del gioco. L’introduzione di una moto, con la quale muoversi liberamente in quest’area, era pensata per alleggerire la tensione dell’esplorazione e dare un ritmo più cadenzato all’esperienza di gioco.

Le sfide del cambio di rotta e l’influenza del tempo
Il riavvio dello sviluppo con Retro Studios ha ulteriormente complicato le cose. Lo studio, pur essendo esperto nella serie Metroid Prime, non disponeva dell’infrastruttura necessaria per ripartire completamente da zero. Di conseguenza, ha dovuto basarsi su quanto già realizzato da Bandai Namco, inclusa l’impostazione open-world della Sol Valley.
Nel frattempo, il panorama videoludico era in continua evoluzione. I giochi open-world avevano perso parte del loro fascino iniziale, mentre gli sparatutto in prima persona e i giochi d’azione avevano guadagnato popolarità, caratterizzati da un ritmo di gioco più frenetico. Integrare queste nuove tendenze in una fase avanzata dello sviluppo avrebbe rischiato di compromettere il ritmo e l’identità del gioco.
La decisione finale è stata quella di rimanere fedeli alla visione originale, anche a costo di creare un’esperienza che, secondo il portavoce di Nintendo, si è “abbastanza distaccata dai cambiamenti dei tempi”. Questa scelta, se da un lato ha permesso di portare a termine il progetto, dall’altro ha generato pareri discordanti tra i giocatori e la critica.
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Un’eredità controversa
Nonostante il travagliato sviluppo e le critiche ricevute, “Metroid Prime 4: Beyond” ha comunque trovato un suo pubblico e ha ricevuto recensioni positive da alcune testate. Tuttavia, è innegabile che il gioco rappresenti un punto di svolta nella serie Metroid Prime, con elementi che si discostano dalle precedenti iterazioni.
La decisione di mantenere l’elemento open-world, pur limitato alla Sol Valley, ha diviso i fan. Alcuni hanno apprezzato la libertà di esplorazione offerta da quest’area, mentre altri l’hanno considerata un’aggiunta superflua che snatura l’essenza della serie. Allo stesso modo, il ritmo di gioco più lento e cadenzato ha suscitato reazioni contrastanti.
Resta da vedere se “Metroid Prime 4: Beyond” influenzerà il futuro della serie Metroid. Nintendo dovrà valutare attentamente il feedback dei giocatori e della critica per capire quali elementi mantenere e quali abbandonare nei prossimi capitoli.
I nostri consigli
In conclusione, “Metroid Prime 4: Beyond” rappresenta un caso studio interessante su come le sfide dello sviluppo e i cambiamenti del mercato videoludico possano influenzare il risultato finale di un gioco. La decisione di Nintendo di rimanere fedele alla visione originale, pur consapevole dei rischi, ha portato alla creazione di un’esperienza unica, ma anche controversa.
Consiglio per i gamer occasionali: se vi approcciate a “Metroid Prime 4: Beyond” per la prima volta, vi consigliamo di non lasciarvi scoraggiare dalle critiche. Il gioco offre comunque un’esperienza di esplorazione coinvolgente e un’atmosfera unica, che vale la pena di essere vissuta.
Nozione per gamer esperti: per apprezzare appieno “Metroid Prime 4: Beyond”, è importante considerare il contesto del suo sviluppo e le scelte che sono state fatte. Cercate di capire perché Nintendo ha deciso di mantenere l’elemento open-world e il ritmo di gioco più lento, anche a costo di discostarsi dalle precedenti iterazioni della serie.
Riflettete su come le aspettative dei giocatori e le tendenze del mercato videoludico possano influenzare lo sviluppo di un gioco. È sempre giusto seguire le mode del momento, o è meglio rimanere fedeli alla propria visione originale? La risposta a questa domanda è tutt’altro che semplice, e il caso di “Metroid Prime 4: Beyond” ne è un esempio lampante.







