Black Ops 7 e la recensione del capitolo più debole di sempre

Call of Duty: Black Ops 7 rischia seriamente di essere ricordato il capitolo più debole degli ultimi anni. Ma vediamo un po' cosa ne pensa la community.

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  • 4 ore di gioco per una campagna vuota?
  • Multiplayer scarno e poco originale?
  • Zombies: l'ultima speranza per la risalita?


Call of Duty: Black Ops 7 rischia seriamente di essere ricordato il capitolo più debole degli ultimi anni. Questa volta lo sparatutto di Activision ha dovuto vedersela con un colosso come Battlefield 6. Ma vediamo un po’ cosa ne pensa la community.

Campagna: tutto fumo e niente arrosto?

Black Ops 7 ci propone una modalità “campagna” con tante promesse e poca sostanza. Era stata annunciata come la più ambiziosa di sempre. Classico motto però che i Game Developer affibbiano alla saga, puntualmente, ogni anno. Ma la realtà è un’altra. Siamo davanti ad una storia dalla durata massima di 4 ore di gioco, raccontata in modo frammentato e incapace di restituire la tensione narrativa tipica della serie. Le missioni risultano spesso guidate, con poca libertà d’azione e un ritmo incostante. E vogliamo parlare della spada che cade dal cielo durante una di queste?
Arriviamo infine all’endgame che è a conti fatti un allungare il brodo della storia, lo stile di gioco cambia drasticamente, passando ad un’esperienza che continua ad essere focalizzata sulla cooperativa, ma in una prospettiva completamente diversa. Questa meccanica richiama molto la categoria degli extraction shooter e di fatti non fa altro che prendere e fondere le due modalità, DMZ con Zombie, rimuovendo però la particolarità del PvP.  In tutto ciò vedremo di sfondo Avalon, la nuova mappa del prossimo battle royale di Call of Duty.

Black Ops 7: Multiplayer troppo randomico?

La modalità “multiplayer” di Black Ops 7 sarebbe dovuta essere il punto forte, in chiave futuristica, richiamando alcune meccaniche del titolo più giocato dell’intera saga, ovvero Black Ops 3. Invece è proprio questo il comparto che sta generando più malcontento. Activision la conosciamo tutti oramai e i classici problemi sono all’ordine del giorno, specialmente al lancio di ogni nuovo titolo. Ma non era mai successo che fossero presenti più cheater che player durante la beta del gioco. Probabilmente non era mai successo nella storia dei videogiochi. I problemi principali segnalati dalla community includono:

  • Bilanciamento discutibile delle armi e dei perk
  • TTK (time to kill) incoerente tra una partita e l’altra
  • Matchmaking lento e spesso instabile

È evidente ormai che la serie stia continuando a proporre e riproporre sempre le stesse location (vedi Hijacked e prossimamente Nuketown), con una capacità prossima allo zero di rinnovarsi con nuove mappe che siano anche solo lontanamente all’altezza dei classici. L’esperienza, nel complesso, risulta frustrante soprattutto per chi sperava in un ritorno nelle dinamiche più classiche della serie.

Zombies: l’ultima speranza di Black Ops 7?


Non poteva di certo mancare la modalità più rinomata di questa saga: Zombies. Si torna a combattere in una mappa impostata in un modo molto intelligente. Abbiamo infatti tante piccole mappe classiche (alcune delle quali ispirate al vecchio titolo di Black Ops 2, come Tranzit) collegate tra loro e da percorrere a bordo di un veicolo. Ritorna anche il nostro caro e vecchio Puck-A-Punch che funge sia da trasporto che da hub presso il quale potenziare tutte le classi di armi, dalle primarie alle secondarie alle corpo a corpo. Questa modalità sembra mostrare più punti a favore rispetto alle precedenti soprattutto da un punto di vista narrativo in quanto funge da sequel della storia (sempre riferita alla modalità in questione) di BO6. Il tutto viene introdotto da un filmato migliore rispetto a tanti altri visti nel corso della campagna. Ma non finisce qui! La vera novità arriva con l’aggiunta di Dead Ops Arcade, modalità che trasforma il gioco in un scenario twin stick shooter.

In conclusione spero che il franchise si possa riprendere tutta la scena degli FPS in mano, cercando di rivoluzionarsi e di sistemare alcune dinamiche che purtroppo stanno allontanando sempre di più i suoi vecchi fan, dividendo così la community.

Grazie per l’attenzione e buoni game!

Articolo scritto interamente da un essere umano “a mano”, cioè senza l’uso di AI.(scopri di più)
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Francesco Manni
Francesco Manni
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