
Sconvolgente: l’attacco dei giganti rivela l’inatteso potere curativo dei videogiochi
- aot mostra come prosperare nonostante le ferite del passato.
- video game therapy: contenimento emotivo attraverso videogiochi commerciali.
- pokémon go ha attratto più di 65 milioni di utenti.
- Studio del 2013: 9 pazienti con bulimia migliorano con la vgt.
La sua narrazione, caratterizzata da toni cupi e da una spietata rappresentazione della realtà, affronta tematiche universali come il trauma, la perdita e la resilienza. Ambientata in un mondo distopico sull’orlo dell’estinzione, la serie pone interrogativi angoscianti sulla natura umana e sulla capacità di sopravvivenza di fronte a orrori inimmaginabili.
Ma quale eco psicologica produce una storia di tale intensità emotiva sugli spettatori, in particolare su coloro che sono anche appassionati di videogiochi? E in che modo il gaming, spesso percepito come una forma di intrattenimento superficiale, può fungere da strumento per elaborare esperienze emotive complesse e dolorose?
AOT non edulcora la brutalità della guerra e le conseguenze devastanti del trauma. I suoi personaggi sono costantemente esposti alla morte, alla distruzione e alla perdita di persone care. Questo senso di disperazione e impotenza può generare un profondo impatto sugli spettatori, risvegliando emozioni intense e ricordi sopiti. La serie ci pone di fronte alla fragilità dell’esistenza e alla crudeltà del mondo, spingendoci a confrontarci con le nostre paure più profonde e le nostre vulnerabilità.
Tuttavia, AOT non si limita a dipingere un quadro desolante. L’opera esplora anche la resilienza, la speranza e la capacità di trovare la forza interiore anche nei momenti più bui. I personaggi, pur segnati da eventi traumatici, continuano a lottare per un futuro migliore, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e di reazione di fronte alle avversità. È proprio questa dicotomia tra trauma e resilienza che rende AOT un’opera così coinvolgente e significativa. La capacità di AOT di toccare corde emotive profonde risiede nella sua autenticità nel rappresentare le conseguenze del trauma. Ogni personaggio porta con sé cicatrici invisibili, frutto di perdite e sofferenze indicibili. La serie non offre facili soluzioni o consolazioni, ma mostra come sia possibile sopravvivere e, in alcuni casi, persino prosperare nonostante le ferite del passato.
Il gaming come strumento di elaborazione emotiva e resilienza
Il gaming, grazie alla sua natura interattiva e immersiva, offre un’opportunità unica per elaborare esperienze emotive complesse. A differenza della fruizione passiva di un film o di una serie televisiva, i videogiochi consentono ai giocatori di assumere un ruolo attivo nella narrazione, prendendo decisioni, affrontando sfide e superando ostacoli. Questo senso di controllo e di agency può rivelarsi particolarmente significativo per le persone che hanno subito traumi, in quanto le aiuta a recuperare un senso di potere in situazioni che altrimenti le farebbero sentire impotenti.
La “Video Game Therapy” (VGT) rappresenta un approccio terapeutico innovativo che utilizza i videogiochi come strumenti per supportare il benessere psicologico e trattare diversi disturbi. Come sottolinea lo psicologo Francesco Bocci, la VGT permette di intraprendere un percorso di contenimento emotivo, clinico e terapeutico attraverso l’utilizzo di videogiochi commerciali. I videogiochi possono stimolare la memoria di lavoro, promuovendo l’autocontrollo e un senso di autoefficacia.
Tuttavia, non è necessario che un gioco sia stato specificamente progettato per scopi terapeutici per generare un impatto positivo. Molti titoli, anche quelli apparentemente leggeri e spensierati, possono offrire l’opportunità di elaborare emozioni e sviluppare strategie di coping. Ad esempio, i giochi di ruolo (RPG) consentono ai giocatori di creare e personalizzare i propri personaggi, esplorando diverse identità e sperimentando comportamenti differenti. I giochi di strategia, invece, possono aiutare a sviluppare capacità di problem-solving e di pensiero critico. E i giochi multigiocatore online (MMO) possono favorire un senso di comunità e di appartenenza, contrastando l’isolamento e la solitudine.

Le testimonianze di giocatori che hanno trovato conforto e sostegno nei videogiochi sono numerose e toccanti. Ad esempio, Shinobi602, un noto insider dell’industria videoludica, ha raccontato di come l’esperienza di “giocare a Shenmue sul mio Dreamcast mentre i miei genitori stavano affrontando un divorzio” lo abbia aiutato a “perdermi nel mondo di Shenmue” e a “portare la mente altrove” in un momento particolarmente difficile della sua vita. Un’altra giocatrice ha condiviso come “Stardew Valley” le abbia trasmesso “la sensazione di ottenere risultati concreti”, mentre nella vita reale si sentiva bloccata e impotente. Altri hanno trovato sollievo in “Everybody’s Gone to the Rapture” per superare la perdita di una persona cara, oppure hanno ritrovato speranza e felicità completando “Kingdom Hearts II” dopo un anno particolarmente traumatico. Un giocatore ha persino raccontato di come “Life is Strange: Before the Storm” lo abbia aiutato a comprendere meglio le problematiche di un amico e a offrirgli un sostegno concreto. Nel caso di Pokémon GO*, uscito nel *2016*, il gioco ha saputo attrarre più di *65 milioni di utenti, come riportato da Serino, Cordrey, McLaughlin e Milanaik.
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La “Video Game Therapy” e le evidenze scientifiche
La “Video Game Therapy” (VGT) si configura come un campo di intervento terapeutico ed educativo che sfrutta il gioco, in particolare il videogioco, come strumento principale. Questo approccio psicoterapeutico si rivolge principalmente ai bambini, con l’obiettivo di aiutarli ad affrontare le loro difficoltà, migliorare le condizioni patologiche e promuovere uno sviluppo ottimale. Tuttavia, la VGT si rivela efficace anche per adolescenti e adulti.
Le caratteristiche distintive del gioco, e quindi anche del videogioco, risiedono nella sua natura divertente e apparentemente improduttiva, nella sua delimitazione temporale, nella motivazione intrinseca che lo anima e nella volontarietà della partecipazione. Il gioco è un’attività libera da obblighi, che può essere interrotta in qualsiasi momento, creando un ambiente sicuro e stimolante. Le regole del gioco favoriscono lo sviluppo del pensiero strategico e della creatività, mentre il controllo interno e il coinvolgimento attivo offrono al giocatore la possibilità di decidere le proprie azioni e di portarle a compimento.
Il gioco riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo del bambino, contribuendo al rafforzamento delle abilità motorie, cognitive e interpersonali, nonché al benessere emotivo. Il gioco consente al bambino di esprimere i propri sentimenti, di manifestare sé stesso e di attribuire un significato al mondo che lo circonda. Attraverso il gioco, il bambino sperimenta una libertà speciale, in cui è padrone di sé stesso e può autorealizzarsi.
Il videogioco, in quanto evoluzione moderna del gioco, presenta tutte le caratteristiche del gioco classico, ma si distingue per una maggiore interattività e socialità. Il videogioco può fungere da canale di espressione, promuovendo la creatività e l’immaginazione, offrendo gratificazione e svolgendo funzioni terapeutiche. Un videogioco ben progettato può stimolare la partecipazione e la motivazione, generando emozioni positive. Uno studio del 2013* ha esaminato l’efficacia della VGT in *9 pazienti affette da bulimia nervosa, dimostrando un miglioramento nella regolazione emotiva e nel controllo degli impulsi. Una revisione sistematica del 2017 si è concentrata sui videogiochi come intervento terapeutico per l’obesità infantile, i disturbi dello spettro autistico e le disabilità dello sviluppo, evidenziando i benefici dei videogiochi terapeutici e della tecnologia assistiva digitale. Nel 2008, una revisione sistematica sui videogiochi online ha evidenziato il potenziale della terapia dei videogiochi online per problemi di salute mentale come l’ADHD, l’ansia e i disturbi dello spettro autistico.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’utilizzo dei videogiochi a fini terapeutici deve essere affrontato con consapevolezza e sotto la guida di professionisti qualificati. La scelta dei giochi deve essere appropriata alle esigenze individuali e il gioco deve essere praticato in modo responsabile. Non tutti i giochi sono adatti a tutti, e alcuni titoli potrebbero rivelarsi addirittura dannosi per alcune persone.
I nostri consigli
Diversi studi scientifici supportano l’idea che i videogiochi possano essere utilizzati come strumento terapeutico, ma è essenziale sottolineare che questo approccio deve essere affrontato con consapevolezza e sotto la guida di professionisti qualificati. Non tutti i giochi sono adatti a tutti, e alcuni titoli potrebbero rivelarsi addirittura dannosi per alcune persone. La scelta dei giochi deve essere appropriata alle esigenze individuali e il gioco deve essere praticato in modo responsabile.
In conclusione, “L’Attacco dei Giganti” genera un impatto psicologico significativo sugli spettatori, sollevando questioni complesse come il trauma, la perdita e la resilienza. Il gaming, grazie alla sua natura interattiva e coinvolgente, può offrire un’opportunità preziosa per elaborare queste tematiche e sviluppare strategie di coping. Se utilizzato con consapevolezza e sotto la guida di esperti, il gaming può rappresentare un potente strumento di guarigione e di crescita personale.
Per i gamer occasionali, un consiglio utile è quello di sperimentare giochi che offrano la possibilità di creare e personalizzare il proprio personaggio, come ad esempio “Animal Crossing”. Questi titoli possono aiutare a esprimere la propria creatività e a sviluppare un senso di identità. Per i gamer più esperti, invece, un’idea interessante potrebbe essere quella di esplorare mod che modificano l’esperienza di gioco originale, aggiungendo nuove sfide e opportunità di interazione. Ad esempio, la mod “Enderal: The Shards of Order” per “The Elder Scrolls V: Skyrim” offre una storia completamente nuova e un mondo di gioco ricco di dettagli, che possono stimolare la riflessione e l’impegno emotivo. Ricordate sempre che il gaming può essere un’esperienza trasformativa, ma è importante viverla in modo consapevole e responsabile.
- Pagina di Wikipedia dedicata a 'L'Attacco dei Giganti', utile per contestualizzare la serie.
- Sito ufficiale della Video Game Therapy, approccio terapeutico innovativo con i videogiochi.
- Tesi di laurea sull'utilizzo dei videogiochi nella terapia di disturbi d'ansia.
- Tesi di laurea sull'analisi degli archetipi del personaggio di Eren Yeager.







