
Esclusivo: il folle ritorno di Guy Savage infiamma Metal Gear Solid Delta!
- Il minigioco "Guy Savage" ritorna in Metal Gear Solid Delta, rivisitato da PlatinumGames.
- La nuova versione abbandona l'ambientazione carceraria per un cimitero con Dracula.
- Si specula che sia un test per il ritorno di Castlevania.
- Il gioco esce il 28 agosto su PS5, Xbox Series X/S e PC.
- Alcuni criticano la fedeltà eccessiva, un semplice restyling grafico.
Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, in uscita il 28 agosto su PS5, Xbox Series X/S e PC, si preannuncia come un’operazione nostalgia di alto livello, ma con delle sorprese. Il remake del classico per PS2 non si limita a riproporre l’esperienza originale con una veste grafica rinnovata e controlli modernizzati, ma include anche una rivisitazione di un minigioco nascosto, “Guy Savage”, sviluppato da PlatinumGames, lo studio dietro a titoli action di successo come Bayonetta e Metal Gear Rising: Revengeance.
Il ritorno di Guy Savage: da Easter Egg a sorpresa griffata PlatinumGames
L’originale “Guy Savage” era un Easter Egg presente nella versione PS2 di Metal Gear Solid 3. Si trattava di un prototipo di hack-and-slash diretto da Shuyo Murata, veterano di Konami e co-regista non accreditato di Metal Gear Solid 4. Il minigioco, ambientato in un incubo di Naked Snake, si sbloccava caricando un salvataggio specifico: quello successivo alla scena di tortura subita da Snake a Groznyj Grad. In questo sogno febbrile, Snake si trasformava in un personaggio armato di lame da braccio, impegnato a combattere orde di poliziotti mostruosi dotati di spade uncinate. La genesi di “Guy Savage” è curiosa: Hideo Kojima, all’epoca director del gioco, aveva inizialmente pensato di includere un omaggio a Gradius, per poi optare per un titolo originale. Il minigioco doveva anche fungere da proof of concept per un gioco completo, progetto che però non vide mai la luce.
In Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, “Guy Savage” fa il suo ritorno in grande stile, grazie al lavoro di PlatinumGames. La nuova versione del minigioco abbandona l’ambientazione carceraria originale per un cimitero illuminato dalla luna, popolato da orde di ghoul. Il protagonista si ritrova persino ad affrontare Dracula in persona. La versione di PlatinumGames non solo vanta una grafica notevolmente migliorata, ma offre anche un gameplay più fluido e reattivo, in linea con lo stile action che ha reso celebre lo studio.

- Sono super entusiasta del ritorno di Guy Savage... 😍...
- Temo che senza Kojima si perderà l'anima... 😔...
- Guy Savage come test per un nuovo Castlevania? 🤔......
Un omaggio a Kojima e un test per il futuro di Castlevania?
L’inclusione di “Guy Savage” in Metal Gear Solid Delta: Snake Eater è un chiaro omaggio all’estro creativo di Hideo Kojima, figura iconica che ha plasmato l’identità del franchise. Konami, con questo remake, sembra voler dimostrare che Metal Gear Solid può avere un futuro anche senza il suo creatore, pur mantenendo intatto lo spirito eccentrico e visionario che ha sempre contraddistinto la serie.
Al di là dell’omaggio, la collaborazione tra Konami e PlatinumGames potrebbe celare un secondo fine. Alcuni vedono in “Guy Savage” una sorta di test per un possibile ritorno di Castlevania, storico franchise Konami che da tempo attende un nuovo capitolo. Il gameplay action e l’ambientazione horror del minigioco, uniti all’esperienza di PlatinumGames nel genere, potrebbero rappresentare le fondamenta per un nuovo episodio della saga di Simon Belmont.
Critiche e controversie: un remake “troppo fedele”?
Nonostante l’entusiasmo per il ritorno di “Guy Savage” e la collaborazione con PlatinumGames, Metal Gear Solid Delta: Snake Eater non è esente da critiche. Alcuni ritengono che il remake sia “troppo fedele” all’originale, limitandosi a un semplice restyling grafico e a un aggiornamento dei controlli, senza apportare modifiche sostanziali al gameplay o alla trama. Questa scelta, se da un lato preserva l’esperienza originale per i fan di lunga data, dall’altro potrebbe non essere sufficiente a conquistare un nuovo pubblico.
Inoltre, l’assenza di Hideo Kojima dalla produzione ha sollevato dubbi sulla capacità di Konami di mantenere intatta l’anima della serie. Il rischio è che Metal Gear Solid Delta: Snake Eater si riveli un’operazione nostalgia senz’anima, priva della visione e dell’originalità che hanno reso celebre il franchise.
I nostri consigli
Metal Gear Solid Delta: Snake Eater si presenta come un’operazione nostalgia ambiziosa, che mira a riportare in auge uno dei capolavori del genere stealth. Il ritorno di “Guy Savage”, rivisitato da PlatinumGames, aggiunge un tocco di originalità e potrebbe rappresentare un test per il futuro di Castlevania. Tuttavia, le critiche sulla fedeltà eccessiva all’originale e l’assenza di Hideo Kojima sollevano interrogativi sulla capacità di Konami di mantenere intatta l’anima della serie.
Consiglio per i gamer occasionali: Se non avete mai giocato a Metal Gear Solid 3, Delta: Snake Eater potrebbe essere l’occasione giusta per scoprire un classico del genere stealth. Approcciate il gioco con pazienza e curiosità, sperimentando le diverse strategie di infiltrazione e godendovi la trama ricca di colpi di scena.
Nozione per gamer esperti: Prestate attenzione ai dettagli e agli Easter Egg nascosti nel gioco, come “Guy Savage”. Questi elementi, spesso frutto dell’estro creativo di Hideo Kojima, contribuiscono a creare un’esperienza di gioco unica e memorabile.
In definitiva, Metal Gear Solid Delta: Snake Eater rappresenta un’occasione per riflettere sul valore della nostalgia nel mondo dei videogiochi e sulla difficoltà di riportare in auge un classico senza snaturarne l’essenza. Sarà interessante vedere se Konami riuscirà a bilanciare fedeltà e innovazione, offrendo ai fan un’esperienza di gioco degna del nome Metal Gear Solid.