Deathwatch: Sam Fisher torna su Netflix in una serie animata imperdibile

Scopri come la nuova serie animata di Splinter Cell reinventa il personaggio iconico, tra polemiche, aspettative e un intreccio di passato e presente che terrà incollati i fan di vecchia data e i nuovi spettatori.

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  • 14 ottobre: debutta Splinter Cell: Deathwatch su Netflix.
  • Liev Schreiber dà voce a Sam Fisher, succedendo a Michael Ironside.
  • La serie riprende eventi da Chaos Theory del 2005.

Netflix si prepara a lanciare il 14 ottobre la serie animata Splinter Cell: Deathwatch, un adattamento del celebre franchise videoludico di Tom Clancy. La serie, prodotta da Ubisoft Film & Television, vede Liev Schreiber, noto per i suoi ruoli in Spotlight e X-Men Origins: Wolverine, prestare la voce al protagonista Sam Fisher. Derek Kolstad, creatore della saga di John Wick, figura come sceneggiatore principale e produttore esecutivo.

## Un ritorno alle origini con uno sguardo al futuro
La trama di Deathwatch riporta in scena un Sam Fisher più maturo, costretto a uscire dal suo isolamento per sventare una cospirazione globale. Accanto a Schreiber, il cast vocale include Janet Varney (The Legend of Korra), Kirby Howell-Baptiste (Killing Eve, The Sandman) e Joel Oulette (Trickster). La serie animata si propone di esplorare il passato di Sam Fisher, attingendo a piene mani dalla ricca lore dei videogiochi e dei romanzi spin-off. Kolstad ha dichiarato di aver avuto la libertà di utilizzare l’intero background del personaggio come canone, creando una storia originale che rispetta il materiale di partenza.

## Polemiche e aspettative

La scelta di Liev Schreiber come voce di Sam Fisher ha suscitato alcune polemiche tra i fan, affezionati alla performance di Michael Ironside, che ha interpretato il personaggio in sette degli otto titoli precedenti. Kolstad ha spiegato che la decisione è stata presa per dare un nuovo sound al personaggio, in vista di una potenziale prosecuzione della serie. Nonostante le controversie, le aspettative per Deathwatch sono alte, soprattutto considerando il successo di altri adattamenti di videogiochi realizzati da Netflix.

## Un intreccio di passato e presente

La serie animata riprende alcuni eventi narrati nel gioco Tom Clancy’s Splinter Cell: Chaos Theory del 2005, focalizzandosi in particolare sul rapporto tra Sam Fisher e Douglas Shetland. Nella trama, i figli di Shetland, Diana e Charlie, ereditano l’azienda del padre, Displace International. Diana trasforma l’azienda in una società di energia verde, mentre Charlie aspira a un ruolo più importante. Le attività di Displace e dei fratelli Shetland sono al centro della cospirazione che coinvolge Sam Fisher e la giovane agente Zinnia McKenna. Insieme ad Anna Grimsdottir e agli altri membri di Fourth Echelon, Sam e Zinnia dovranno svelare la verità e proteggere l’Europa da una minaccia imminente. La serie esplora anche il tema dell’obsolescenza degli agenti analogici in un mondo sempre più digitale, interrogandosi sul ruolo di Fourth Echelon nell’era moderna.

## I nostri consigli

Splinter Cell: Deathwatch si preannuncia come un’occasione per i fan di vecchia data di ritrovare un personaggio iconico in una nuova veste, e per i nuovi spettatori di immergersi in un universo ricco di intrighi e azione.

*Consiglio per i gamer occasionali: Se ti avvicini per la prima volta al mondo di Splinter Cell, ti consigliamo di iniziare guardando la serie Deathwatch su Netflix. Questo ti darà un’idea del personaggio di Sam Fisher e delle dinamiche del franchise. Successivamente, potresti provare a giocare a uno dei titoli più accessibili della serie, come Splinter Cell: Conviction, che offre un’esperienza più action-oriented rispetto ai capitoli precedenti.

Nozione per i gamer esperti: Per i fan di lunga data, Deathwatch rappresenta un’opportunità per riscoprire il personaggio di Sam Fisher e per riflettere sull’evoluzione del genere stealth nel corso degli anni. La serie animata potrebbe anche stimolare un dibattito sulla fedeltà degli adattamenti videoludici e sulla necessità di apportare modifiche per raggiungere un pubblico più ampio.

In definitiva, Splinter Cell: Deathwatch* invita a una riflessione sul ruolo degli eroi del passato in un mondo in continua evoluzione, e sulla capacità di adattarsi ai cambiamenti senza perdere la propria identità.


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