Allarme prezzi: GTA 6 spianerà la strada ai giochi da 100 dollari?

La situazione attuale dell’industria dei videogiochi è caratterizzata da una divergenza notevole, poiché ci avviciniamo al 2026, periodo che promette di introdurre trasformazioni sostanziali per gli utenti. Un aspetto centrale nel dibattito riguarda l’aumento previsto dei costi associati ai giochi, specialmente quelli considerati tripla A. Si prospetta infatti una possibile elevazione del loro prezzo fino alla soglia di 100 dollari o persino oltre.

L’aumento dei prezzi: un’inevitabile realtà?

Secondo Greg Reisdorf, ex creative director del multiplayer di Call of Duty, l’aumento dei prezzi dei videogiochi è un’evoluzione inevitabile. Reisdorf sostiene che si tratti solo di una questione di tempo prima che un titolo venga lanciato sul mercato a 100 dollari. La sua affermazione si basa sull’analisi delle dinamiche attuali del mercato, caratterizzate da una crisi generale del settore e da un aumento costante dei costi di produzione.

“Prima o poi arriverà il gioco da 100 dollari, solo che nessuno al momento vuole essere il primo a farlo”, ha dichiarato Reisdorf, evidenziando come gli editori stiano aspettando che qualcuno rompa gli indugi. L’ex creative director ha anche menzionato il caso di “The Outer Worlds 2”, inizialmente previsto a 80 dollari da Microsoft, ma poi riportato al prezzo standard di 70 dollari a seguito delle polemiche generate.

GTA 6: il pioniere dei 100 dollari?

Reisdorf individua in Grand Theft Auto VI il candidato ideale per inaugurare la nuova fascia di prezzo. A suo parere, il titolo di Rockstar Games ha il potenziale per riscuotere un successo tale da giustificare un costo superiore, aprendo la strada ad altri editori. “Sono sicuro che Grand Theft Auto VI potrebbe farlo e avrebbe comunque un successo strepitoso e tutti ne sarebbero entusiasti perché sarà un prodotto di qualità”, ha affermato Reisdorf.

L’ex creative director è convinto che Grand Theft Auto VI abbia le carte in regola per essere il primo a superare la barriera dei 100 dollari, assicurandosi comunque vendite eccezionali e l’approvazione del pubblico grazie alla sua indubbia eccellenza qualitativa, secondo quanto dichiarato da Reisdorf.
L’ex creative director ha anche sottolineato come GTA Online, con la sua infrastruttura server e il supporto online, comporti costi significativi per Rockstar Games, che potrebbero giustificare un prezzo più elevato per il nuovo capitolo della serie. Tuttavia, Reisdorf non crede che Call of Duty sarà il primo a raggiungere i 100 dollari, ma prevede che il mercato lo pretenderà a un certo punto.

L’impatto sull’hardware e sui servizi

L’impennata nei costi associati ai videogiochi rappresenta solo una delle molteplici dimensioni che rendono il gaming sempre più oneroso come passatempo. L’hardware – incluse console e parti per PC – subisce aumenti marcati nei suoi costi commerciali. A tal proposito Mat Piscatella, rinomato analista presso Circana, ha manifestato timore riguardo all’innalzamento previsto per i prezzi dell’hardware nel 2026; tra gli esempi menzionati figurano gli incrementi relativi al costo della Xbox Series X e delle varie versioni della PlayStation 5.
Un’altra nota preoccupante è relativa alla Nintendo Switch: nonostante la sua presenza sul mercato risalga al 2017 (in precedenza venduta a $300), ora viene proposta al pubblico a una cifra maggiorata pari a $340 negli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato da Serkan Toto, CEO della società di consulenza Kantan Games, vi è poco spazio affinché i valori dell’hardware possano diminuire nel prossimo futuro; infatti anche le console PS5 ed Xbox Series sembrano avviate verso una stagnazione progressiva.
In aggiunta a queste problematiche c’è la crisi legata alla disponibilità di componentistica fondamentale quali RAM e SSD; questa evenienza deriva dall’acutizzazione della domanda ad opera degli importanti attori nell’ambito dell’intelligenza artificiale intenti nell’allestimento massiccio di nuovi centri dati. Il conseguente incremento nei costituenti residui si traduce in ulteriori difficoltà economiche anche per le Steam Machine.

I nostri consigli

Nel 2026 si profila una trasformazione significativa nel mondo del gaming: la crescita vertiginosa dei prezzi si evidenzia sia nei videogiochi sia nelle apparecchiature necessarie per fruirne. Si stima una realistica prospettiva in cui titoli tripla A possano superare la soglia dei 100 dollari, mentre l’incremento delle spese associate ai componenti hardware e alle console rende questa passione sempre meno accessibile.

Gli appassionati sporadici dovrebbero ponderare le loro scelte d’acquisto privilegiando quei titoli in grado di garantire esperienze ludiche prolungate ed elevate sotto ogni punto di vista qualitativo. In alternativa, potrebbero considerare abbonamenti a piattaforme quali XBOX Game Pass o PlayStation Plus, dove un variegato catalogo può risultare vantaggioso dal punto di vista economico.

D’altro canto, chi naviga già nelle acque più profonde del gaming dovrebbe mantenere uno sguardo attento verso le dinamiche commerciali ed approfittarne quando vi sono occasioni promozionali sull’acquisto della tecnologia necessaria alla pratica ludica; analogo discorso vale anche per quanto concerne le proposte su software digitalizzati: esse frequentemente offrono risparmi notevoli rispetto alle controparti fisiche.
In qualsiasi fase della propria esperienza videoludica ci si trovi, non va dimenticato quanto sia essenziale intraprendere questo hobby con responsabilità e moderazione. Essenziale è trarre piacere e vivere appieno l’esperienza ludica, senza lasciarsi travolgere dall’ansia delle novità commerciali o dall’inseguimento degli ultimi titoli in voga. La sostanza autentica del gaming si manifesta nella possibilità di instaurare legami, scambiare esperienze significative e promuovere la propria creatività, indipendentemente dal costo dei vari prodotti disponibili sul mercato.