
Kingdom Come: Deliverance 2, un successo inaspettato: Abbiamo analizzato le ragioni
- Il gioco è stato lanciato su Kickstarter, ricevendo supporto dai giocatori.
- Warhorse è consapevole che la gratificazione istantanea nel gaming è un problema.
- Plaion ha dato tempo e libertà a Warhorse per sviluppare il gioco.
Nel panorama videoludico del 2025, un titolo ha saputo distinguersi per la sua originalità e per la sua capacità di sfidare le convenzioni del genere RPG: Kingdom Come: Deliverance 2. Nonostante non abbia trionfato ai Game Awards, il gioco ha conquistato il cuore di molti appassionati, dimostrando che c’è ancora spazio per esperienze di gioco più lente, immersive e realistiche.
Il successo di Kingdom Come: Deliverance 2 è ancora più notevole se si considera la sua genesi. Warhorse Studios, uno studio indipendente proveniente dalla Repubblica Ceca, ha lanciato il suo primo gioco su Kickstarter, ricevendo il supporto di una comunità di giocatori desiderosa di un’esperienza RPG diversa. Dieci anni dopo, si sono ritrovati nominati ai Game of the Year con il sequel.

La visione originale di Warhorse e la fiducia di Plaion
Il segreto del successo di Kingdom Come: Deliverance 2 risiede nella visione originale di Warhorse e nella fiducia del suo publisher, Plaion. Lo studio ha avuto il coraggio di non cedere alle tendenze del mercato, mantenendo un ritmo di gioco più lento e concentrandosi sul realismo e sull’immersione. Prokop Jirsa, lead designer, e Tobias Stolz-Zwilling, communications director, hanno spiegato come lo studio fosse consapevole che “la gratificazione istantanea nel gaming è diventata un problema”. Tuttavia, hanno deciso di rimanere fedeli alla loro visione, forti del successo del primo Kingdom Come: Deliverance e dei feedback positivi ricevuti dai giocatori.
Nonostante le iniziali preoccupazioni e i playtest con feedback negativi, Warhorse ha avuto “la forza di dire, ‘Sì, è quello che vogliamo’”. Hanno voluto che il giocatore si sentisse estremamente debole all’inizio, in modo che la sensazione di crescita e di progresso fosse ancora più gratificante.
Plaion ha avuto un ruolo fondamentale nel permettere a Warhorse di realizzare la propria visione. Il publisher ha dato allo studio il tempo e la libertà necessari per sviluppare un gioco che non si conformasse agli standard del genere, ma che offrisse un’esperienza unica e memorabile.
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Le sfide e le controversie
Nonostante il successo, Kingdom Come: Deliverance 2 non è esente da critiche e controversie. Alcuni giocatori hanno trovato il ritmo di gioco troppo lento e la difficoltà iniziale eccessiva. Altri hanno criticato la presenza di elementi di sopravvivenza, come la necessità di mangiare, dormire e affilare la spada.
Tuttavia, Warhorse ha cercato di rendere il gioco più accessibile, migliorando l’interfaccia utente e fornendo spiegazioni più chiare sulle meccaniche di gioco. Stolz-Zwilling ha affermato che il sequel è “in tutti gli aspetti il gioco migliore”.
Il successo di Kingdom Come: Deliverance 2 dimostra che c’è un pubblico per giochi che non si conformano alle tendenze del mercato. Jirsa ha citato FromSoftware come esempio di uno studio che è riuscito a portare un genere di nicchia al successo mainstream con Dark Souls ed Elden Ring.
Il futuro di Warhorse e l’importanza degli studi indipendenti
Il futuro di Warhorse è incerto, ma le possibilità sono molteplici. Molti sperano di vedere un Kingdom Come: Deliverance 3 che continui la storia di Henry. Altri vorrebbero che lo studio si cimentasse con un nuovo mondo, sfruttando la sua capacità di creare esperienze immersive e realistiche.
Jirsa ha sottolineato l’importanza di supportare gli studi indipendenti che hanno una visione originale. Ha affermato che “c’è un’opportunità” nel dare a questi studi il supporto e il denaro necessari per realizzare i loro progetti.
Ha aggiunto che è più difficile per i grandi studi innovare, a causa dei rischi finanziari associati allo sviluppo di nuovi giochi. Per questo motivo, è importante che l’industria videoludica continui a supportare gli studi indipendenti, che sono spesso la fonte delle idee più originali e innovative.
I nostri consigli
Il successo di Kingdom Come: Deliverance 2 ci ricorda che non tutti i giochi devono essere frenetici e pieni di azione. A volte, è bello rallentare, immergersi in un mondo realistico e creare la propria storia.
Per i gamer occasionali, consigliamo di provare Kingdom Come: Deliverance 2 con pazienza e apertura mentale. Non scoraggiatevi dalla difficoltà iniziale, ma date al gioco il tempo di mostrarvi le sue qualità.
Per i gamer esperti, suggeriamo di esplorare le mod create dalla comunità. Queste mod possono aggiungere nuove funzionalità, migliorare la grafica e rendere il gioco ancora più personalizzabile.
In definitiva, Kingdom Come: Deliverance 2 è un esempio di come un gioco possa avere successo rimanendo fedele alla propria visione. Ci auguriamo che questo successo incoraggi altri studi a seguire la stessa strada, offrendo ai giocatori esperienze di gioco sempre più originali e innovative.







