Genai nel gaming: scandalo all’indie game awards!

L’industria videoludica è stata scossa da una controversia riguardante l’utilizzo di intelligenza artificiale generativa (GenAI) nello sviluppo di videogiochi. Il caso più recente riguarda Clair Obscur: Expedition 33, un gioco di ruolo acclamato dalla critica, che si è visto revocare il premio di Gioco dell’Anno agli Indie Game Awards (IGA) dopo che lo sviluppatore, Sandfall Interactive, ha ammesso di aver utilizzato GenAI durante la sua creazione.

La controversia sull’uso di GenAI

La decisione degli Indie Game Awards di revocare il premio è stata motivata dalla loro rigida politica contro l’uso di GenAI nei videogiochi. Secondo l’organizzazione, Sandfall Interactive aveva inizialmente assicurato che nessun elemento del gioco fosse stato creato con l’ausilio di GenAI. Tuttavia, il giorno della premiazione, lo studio ha ammesso di averne fatto uso, violando così le regole di ammissibilità.

La controversia è nata quando alcuni utenti hanno notato la presenza di texture generate dall’AI nel gioco, poco dopo il suo lancio. Queste texture, presumibilmente utilizzate come segnaposto temporanei, sono state successivamente rimosse tramite una patch. In un’intervista rilasciata a giugno a El País, François Meurisse, co-fondatore di Sandfall Interactive, aveva ammesso l’uso limitato di GenAI, salvo poi ritrattare in un aggiornamento successivo dell’articolo.

Le conseguenze per Clair Obscur e Sandfall Interactive

La revoca del premio ha avuto un impatto significativo su Clair Obscur: Expedition 33, che aveva precedentemente ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui Miglior Gioco Indie, Miglior Opera Prima Indie, Miglior Direzione Artistica, Miglior Colonna Sonora, Miglior Gioco di Ruolo, Miglior Narrativa, Miglior Regia e Miglior Performance (per Jennifer English).
L’IGA ha assegnato i premi di Gioco dell’Anno e Miglior Opera Prima ai secondi classificati, Blue Prince e Sorry We’re Closed, rispettivamente. La vicenda ha sollevato interrogativi sull’etica dell’uso di GenAI nello sviluppo di videogiochi e sulla trasparenza degli studi nei confronti delle organizzazioni di premiazione.

Reazioni e implicazioni per l’industria

La controversia ha generato un acceso dibattito all’interno della comunità videoludica. Alcuni sviluppatori, come Larian Studios (creatori di Divinity), hanno ammesso di utilizzare strumenti di AI per lo sviluppo dei loro giochi, mentre altri, come 11 Bit Studios (creatori di The Alters), hanno subito critiche per l’uso di asset generati dall’AI.

La vicenda di Clair Obscur: Expedition 33 evidenzia la crescente attenzione e preoccupazione riguardo all’uso di GenAI nell’industria videoludica. Mentre alcuni vedono l’AI come uno strumento utile per accelerare lo sviluppo e ridurre i costi, altri temono che possa compromettere la creatività e l’originalità dei giochi.

I nostri consigli

La vicenda di Clair Obscur: Expedition 33 ci ricorda l’importanza di essere informati e consapevoli delle pratiche di sviluppo dei videogiochi che acquistiamo. Per i gamer occasionali, consigliamo di leggere attentamente le recensioni e le notizie relative ai giochi che vi interessano, prestando attenzione a eventuali controversie sull’uso di intelligenza artificiale o altre tecnologie controverse.

Per i gamer più esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza delle diverse tecniche di sviluppo e di valutare criticamente l’impatto che l’AI può avere sulla qualità e sull’esperienza di gioco. La trasparenza da parte degli sviluppatori è fondamentale per consentire ai giocatori di fare scelte informate e sostenere i giochi che rispecchiano i loro valori.

In definitiva, la controversia sull’uso di GenAI nei videogiochi solleva importanti questioni etiche e creative. È fondamentale che l’industria videoludica affronti queste sfide in modo responsabile e trasparente, garantendo che l’innovazione tecnologica non comprometta la qualità e l’originalità dei giochi che amiamo.