
Allarme cheating: l’ombra oscura su Call of Duty: Black Ops 7
- Cheater usano aimbot e wallhack nella beta di Black Ops 7.
- Streamer avvista cheater a sole 3 ore dall'inizio beta.
- Activision aggiorna RICOCHET con machine learning contro il cheating.
- Obbligo di Secure Boot su PC per accedere a Black Ops 7.
- Account bannati nella beta saranno bannati su tutti i Call of Duty.
L’attesa per il lancio di Call of Duty: Black Ops 7 è palpabile, ma un’ombra minacciosa si allunga già sulla beta del gioco: il cheating. Nonostante gli sforzi di Activision per contrastare i software illeciti, i cheater sembrano aver trovato il modo di infiltrarsi nel gioco, mettendo a dura prova l’esperienza degli utenti onesti.
Fin dalle prime ore della beta, sono emersi video che mostrano giocatori utilizzare aimbot e wallhack, strumenti che conferiscono un vantaggio sleale consentendo di vedere attraverso i muri e di mirare automaticamente ai bersagli. Un utente ha persino pubblicato un video su X mostrando come fosse in grado di individuare i nemici attraverso le pareti e di abbatterli con precisione millimetrica. Lo streamer Stodeh ha documentato un incontro con un cheater a sole tre ore dall’inizio della beta, esprimendo la sua incredulità di fronte a una situazione del genere.

Activision risponde: tolleranza zero e nuove tecnologie anti-cheat
Activision ha dichiarato di essere al corrente del problema e di aver già provveduto a bannare diversi account coinvolti in attività di cheating. Tuttavia, la società è consapevole che si tratta solo di una soluzione temporanea e che è necessario un approccio più efficace per contrastare il fenomeno in modo duraturo.
Per questo motivo, Treyarch ha annunciato importanti aggiornamenti al sistema anti-cheat RICOCHET, con un focus particolare sulla lotta contro aimbot e wallhack. Questi aggiornamenti includono una “nuova generazione di sistemi di machine learning e strumenti di rilevamento” che saranno implementati al lancio ufficiale di Black Ops 7, previsto per il 14 novembre.
Una mossa significativa è l’obbligo per i giocatori PC di attivare la funzione Secure Boot per poter accedere a Black Ops 7 e alla sua beta. Questa misura di sicurezza aggiuntiva mira a ostacolare l’utilizzo di cheat tool, anche se alcuni giocatori hanno espresso preoccupazioni riguardo alla sua efficacia e alla complessità della sua attivazione.
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- Che delusione! 😞 Ancora cheating, ma quando impareranno......
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Una strategia rischiosa: “vogliamo” i cheater nella beta
In una mossa che può sembrare controintuitiva, Activision ha dichiarato di “volere” che i cheater partecipino alla beta di Black Ops 7. L’obiettivo è quello di studiare il loro comportamento, analizzare le tecniche utilizzate e raccogliere dati preziosi per migliorare il sistema anti-cheat.
“I cheater cercheranno di testare i limiti durante la beta. È esattamente quello che vogliamo perché #TeamRICOCHET è qui, che osserva, impara e li rimuove non appena compaiono”, ha spiegato il team in un post sul blog. “Qualsiasi account bannato permanentemente per cheating durante la beta sarà bannato su tutti i titoli di Call of Duty, da Call of Duty: Modern Warfare alle future uscite.”
Questa strategia audace mira a trasformare i cheater in involontari collaboratori, sfruttando le loro azioni per rafforzare le difese del gioco e proteggere l’esperienza dei giocatori onesti.
I nostri consigli
La lotta contro il cheating è una sfida costante nel mondo dei videogiochi, e Call of Duty: Black Ops 7 non fa eccezione. Activision sta investendo risorse significative per contrastare questo fenomeno, ma è importante che anche i giocatori facciano la loro parte segnalando comportamenti sospetti e supportando le iniziative anti-cheat.
Per i gamer occasionali: se sospettate che un giocatore stia utilizzando cheat, non esitate a segnalarlo tramite gli strumenti messi a disposizione dal gioco. La vostra segnalazione potrebbe contribuire a rendere l’esperienza di gioco più equa e divertente per tutti.
Per i gamer esperti: approfondite la conoscenza dei sistemi anti-cheat e delle tecniche utilizzate dai cheater. Questo vi permetterà di riconoscere più facilmente i comportamenti sospetti e di contribuire attivamente alla lotta contro il cheating.
In definitiva, la lotta contro il cheating è una responsabilità condivisa tra sviluppatori e giocatori. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile garantire un’esperienza di gioco equa e divertente per tutti. Riflettiamo su come la tecnologia, pur offrendo incredibili opportunità di intrattenimento, possa essere distorta per ottenere vantaggi sleali, e su come la comunità dei giocatori possa unirsi per preservare l’integrità del gioco.