
Delusione: il ritorno di Bloodborne è più lontano di quanto si pensi
- Sono passati circa 10 anni dall'uscita di Bloodborne su PS4.
- Miyazaki accennò al valore di un remake nel febbraio 2024.
- Sviluppo iniziato nel 2012 con il titolo Project Beast.
L’attesa per un ritorno di Bloodborne si fa sempre più intensa, ma le ultime notizie non sono incoraggianti. Sembra che i desideri dei fan di rivedere questo titolo cult su PC o in una versione rimasterizzata per le console di nuova generazione potrebbero rimanere insoddisfatti per un periodo indefinito. Questo scenario desolante emerge da recenti discussioni tra figure di spicco nel settore videoludico, alimentando la frustrazione di una community globale che da anni invoca un ritorno in grande stile per questo capolavoro gotico.
L’ombra del silenzio su Bloodborne
Secondo quanto emerso da un podcast del sito Giant Bomb, le speranze di un porting su PC o di un remake di Bloodborne sembrano affievolirsi. Jeff Grubb, noto insider del settore, ha espresso il suo scetticismo riguardo a progetti in corso riguardanti il titolo, suggerendo che al momento “non sta succedendo nulla” con Bloodborne. Questa affermazione, se confermata, rappresenterebbe un duro colpo per i numerosi appassionati che speravano di poter rivivere l’esperienza di gioco su piattaforme più moderne o di introdurla a un pubblico più ampio.
La motivazione principale dietro questa situazione di stallo sembra risiedere nella necessità del coinvolgimento diretto di FromSoftware, lo studio di sviluppo responsabile del gioco originale. Attualmente, FromSoftware è impegnata su più fronti, tra cui l’espansione Elden Ring Nightreign e altri progetti guidati dalla mente creativa di Hidetaka Miyazaki. La mancanza di tempo e risorse da dedicare a Bloodborne, unita a una presunta riluttanza a collaborare con Sony per questo specifico progetto, sembrano essere i principali ostacoli alla realizzazione di un remake o di un porting.

- Che delusione! 😭 Speravo tanto in un ritorno di Bloodborne......
- Forse è un bene che non ci sia un remake... 🤔...
- E se invece Bloodborne fosse perfetto così com'è... ✨...
Un decennio di attesa e speculazioni
Sono trascorsi circa 10 anni dall’uscita di Bloodborne su PlayStation 4, un periodo durante il quale il gioco ha consolidato il suo status di cult. Nonostante le richieste incessanti da parte dei fan, Sony non ha mai annunciato ufficialmente un remake o un porting per altre piattaforme. Nel febbraio del 2024, Miyazaki aveva accennato al potenziale valore di un remake grazie alle nuove capacità hardware della PlayStation 5, ma queste dichiarazioni non si sono tradotte in azioni concrete.
La situazione è ulteriormente complicata dalla decisione di Sony di intervenire contro una patch amatoriale che mirava a migliorare il frame rate del gioco su PS4. Questo gesto, interpretato da molti come un tentativo di proteggere un futuro progetto ufficiale, ha finito per alimentare ulteriormente la frustrazione e le speculazioni.
Bloodborne: Un’analisi approfondita del gameplay e dell’universo narrativo
Bloodborne, rilasciato nel 2015, è un action RPG sviluppato da FromSoftware e pubblicato da Sony Computer Entertainment in esclusiva per PlayStation 4. Il gioco catapulta il giocatore nei panni di un Cacciatore nella città gotica di Yharnam, ispirata all’epoca vittoriana europea, i cui abitanti sono afflitti da una malattia del sangue che li trasforma in bestie orribili. L’obiettivo del Cacciatore è scoprire l’origine della piaga, svelando i misteri della città e combattendo contro una varietà di nemici.
Il gameplay di Bloodborne è caratterizzato da combattimenti strategici basati sull’uso di armi e sull’esplorazione. Il giocatore ha a disposizione un protagonista personalizzabile e può utilizzare armi trasformabili, chiamate Trick Weapons, e armi da fuoco per affrontare i nemici. L’esplorazione delle diverse ambientazioni, l’interazione con i personaggi non giocanti e la risoluzione dei misteri della città sono elementi fondamentali dell’esperienza di gioco.
Lo sviluppo di Bloodborne è iniziato nel 2012 con il titolo provvisorio di Project Beast. Il gioco trae ispirazione dalle opere letterarie di H. P. Lovecraft e Bram Stoker, nonché dall’architettura di luoghi reali in Romania e Repubblica Ceca. Bloodborne è stato acclamato come uno dei più grandi videogiochi mai realizzati, con elogi rivolti al suo gameplay, atmosfera, sound design, temi lovecraftiani e design del mondo interconnesso.
Il mondo di Yharnam è vasto e interconnesso, con aree opzionali accessibili tramite teletrasporto dal Sogno del Cacciatore, l’hub centrale del gioco. Il combattimento è frenetico e richiede un approccio offensivo, con il sistema Rally che permette di recuperare salute colpendo i nemici dopo aver subito danni. Le Trick Weapons, armi trasformabili, offrono diverse strategie di combattimento, mentre le armi da fuoco possono essere utilizzate per stordire i nemici e infliggere danni ingenti con gli attacchi Viscerali.
Sconfiggere i nemici permette di ottenere Echi di Sangue, utilizzati come punti esperienza e valuta di gioco. In caso di morte, gli Echi di Sangue vengono persi, ma possono essere recuperati tornando sul luogo del decesso. L’Intuizione è una valuta secondaria che influenza il mondo di gioco, modificando il comportamento dei nemici e sbloccando nuove aree.
Il multiplayer di Bloodborne permette di evocare altri giocatori per affrontare nemici e boss in cooperativa, ma rende anche vulnerabili alle invasioni di altri giocatori. I Dungeon Calice, dungeon generati proceduralmente, offrono contenuti aggiuntivi e sfide uniche.
La trama di Bloodborne ruota attorno alla ricerca di Paleblood e alla fine della piaga che affligge Yharnam. Il giocatore dovrà affrontare creature terrificanti e svelare i segreti della città per raggiungere il suo obiettivo.
I nostri consigli
La situazione attuale di Bloodborne è un monito per l’industria videoludica: l’amore dei fan e il valore intrinseco di un’opera non sono sempre sufficienti a garantirne un ritorno. La complessità degli accordi tra sviluppatori e publisher, le priorità degli studi di sviluppo e le dinamiche del mercato possono influenzare pesantemente il destino di un titolo.
Per i giocatori occasionali che non hanno mai avuto l’opportunità di sperimentare Bloodborne, il consiglio è di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà iniziali. La curva di apprendimento è ripida, ma la soddisfazione di superare le sfide e svelare i misteri di Yharnam è impareggiabile.
Per i giocatori esperti, invece, l’attesa per un ritorno di Bloodborne può essere un’occasione per riscoprire altri titoli soulslike, magari meno noti ma altrettanto validi. L’esplorazione di nuovi mondi e meccaniche di gioco può arricchire l’esperienza e preparare il terreno per un eventuale ritorno del Cacciatore.
In definitiva, il futuro di Bloodborne rimane incerto, ma la passione dei fan e il valore del gioco originale continuano a tenere viva la speranza di un ritorno in grande stile. Nonostante le difficoltà, la community continua a credere nella possibilità di rivivere le atmosfere cupe e i combattimenti adrenalinici di Yharnam su piattaforme più moderne. E forse, un giorno, il sogno diventerà realtà.