Resident Evil Requiem: saremo davvero pronti al terrore in prima persona?

Scopri come il nuovo capitolo di Resident Evil, con protagonista un'inedita analista dell'FBI e la possibilità di giocare in prima o terza persona, promette di ridefinire il survival horror.

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  • Ritorno a Raccoon City 30 anni dopo la sua distruzione.
  • Grace Ashcroft, analista FBI, protagonista vulnerabile e inedita.
  • Uscita prevista il 27 febbraio 2026 su PS5, Xbox Series X|S e PC.

Resident Evil Requiem si prepara a ridefinire i confini del survival horror, immergendo i giocatori in un’esperienza che fonde sapientemente il terrore in prima persona con la classica prospettiva in terza persona. Annunciato durante il Summer Game Fest 2025 e mostrato più nel dettaglio al Capcom Spotlight, il gioco è previsto per il 27 febbraio 2026 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Questo nuovo capitolo promette di essere un punto di svolta per la saga, riportando i giocatori nell’iconica Raccoon City, ma con una protagonista inedita e un’atmosfera ancora più opprimente.

La genesi di un nuovo incubo

Il titolo stesso, “Requiem”, suggerisce un’opera di commemorazione e lutto per gli eventi passati, in particolare per la distruzione di Raccoon City e le conseguenze dell’operato della Umbrella Corporation. Il direttore Koshi Nakanishi ha sottolineato come questo gioco rappresenti un omaggio a coloro che hanno vissuto e sono morti durante l’epidemia zombie, segnando un momento cruciale nella storia della serie. L’obiettivo è quello di evocare un senso di “terrore avvincente”, spingendo i giocatori a confrontarsi con le proprie paure più profonde.

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Grace Ashcroft: una protagonista vulnerabile

A differenza dei protagonisti veterani come Leon Kennedy o Chris Redfield, Grace Ashcroft è un’analista dell’FBI con poca esperienza in combattimento. Questa sua vulnerabilità è un elemento chiave per creare un’esperienza più coinvolgente e spaventosa. I giocatori si identificheranno più facilmente con Grace, condividendo le sue paure e incertezze mentre esplora gli orrori di Raccoon City. La sua reazione di terrore di fronte all’ignoto amplifica la tensione, rendendo ogni passo un potenziale incubo.

Raccoon City: un ritorno alle origini

Ambientato 30 anni dopo la distruzione di Raccoon City, Resident Evil Requiem offre una visione inedita della città martoriata. Le strade desolate e gli edifici in rovina sono un monito costante degli orrori che si sono consumati in quel luogo. Il team di sviluppo ha voluto rendere Raccoon City un personaggio a sé stante, un luogo intriso di storia e tragedia. L’esplorazione della città sarà un elemento fondamentale del gioco, con i giocatori chiamati a scoprire i segreti nascosti tra le macerie e a confrontarsi con i fantasmi del passato.

Prima persona o terza persona: a voi la scelta

Una delle caratteristiche più interessanti di Resident Evil Requiem è la possibilità di giocare sia in prima che in terza persona. La prospettiva in prima persona, già sperimentata con successo in Resident Evil 7 e Village, offre un’esperienza più immersiva e claustrofobica, accentuando il senso di vulnerabilità e terrore. La terza persona, invece, permette di avere una visione più ampia dell’ambiente circostante, facilitando la gestione delle risorse e il combattimento. La scelta della prospettiva influenzerà il modo in cui i giocatori vivranno l’esperienza di gioco, offrendo un livello di personalizzazione senza precedenti.

I nostri consigli

Resident Evil Requiem si preannuncia come un’esperienza intensa e spaventosa, capace di soddisfare sia i fan di lunga data della serie che i nuovi arrivati. La combinazione di una protagonista vulnerabile, un’ambientazione iconica e la possibilità di scegliere tra la prima e la terza persona promette di ridefinire i canoni del survival horror.

Per i gamer occasionali, consigliamo di iniziare l’avventura in terza persona, per avere una visione più chiara dell’ambiente e gestire meglio le risorse. Una volta presa confidenza con il gioco, potrete passare alla prima persona per un’esperienza ancora più immersiva e spaventosa.

Per i gamer esperti, suggeriamo di sperimentare entrambe le prospettive, alternandole a seconda delle situazioni. La prima persona è ideale per l’esplorazione e la risoluzione di enigmi, mentre la terza persona può essere più adatta per i combattimenti e le sequenze d’azione.

Indipendentemente dal vostro livello di esperienza, Resident Evil Requiem vi metterà a dura prova, spingendovi a confrontarvi con le vostre paure più profonde. Preparatevi a un’esperienza indimenticabile, che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo istante.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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